Efficienza energetica nell’edilizia ed emissioni zero entro il 2050
Passa la Direttiva UE sulle case, nota anche come EPBD IV – Energy Performance Of Buildings Directive – green che promuove l’efficienza energetica nell’edilizia.
È stata approvata, con 20 voti a favore su 27, la Direttiva Europea 1275/2024 – EPBD IV – per promuovere l’efficienza energetica nell’edilizia residenziale.
I Paesi membri dell’UE – entro 2 anni – dovranno recepire la Direttiva ed elaborare strategie e strumenti per ridurre i consumi energetici ed emissioni nocive del patrimonio edilizio residenziale esistente:
- del 16% entro il 2030,
- del 20-22% entro il 2035,
- fino ad azzerare le emissioni entro il 2050.
Ciò significa che su 12 milioni di edifici residenziali, circa 5 milioni dovranno subire interventi di efficientamento, esclusi gli immobili sottoposti a vincoli e le seconde case utilizzate solo per periodi limitati.
Circa il 43% del patrimonio edilizio residenziale quindi dovrà aumentare di classe energetica diminuendo i consumi energetici fino all’azzeramento totale delle emissioni.
Tutte le nuove costruzioni pubbliche – residenziali e non – dovranno essere a emissioni zero dal 2028, per arrivare ad un parco immobiliare completamente sostenibile edifici ZEB (Zero Emission Building) .
La direttiva prevede altresì l’abbandono dei combustibili fossili nel residenziale, con scadenza nel 2040.
Verranno quindi a cadere gli sgravi fiscali per caldaie a combustibili fossili – già dal 2025 – ma saranno probabilmente introdotti nuovi incentivi per le soluzioni più sostenibili, come i sistemi ibridi e le pompe di calore e le caldaie green gas ready e hybrid ready.
Efficienza, comfort, automazione e domotica
In tale contesto troveranno ampia diffusione i sistemi intelligenti di automazione, termoregolazione evoluta e domotica per coniugare comfort ed efficienza ai principi di sostenibilità e risparmio.
I sistemi di building automation BACS saranno implementati per tutto: riscaldamento, acqua calda sanitaria, climatizzazione / ventilazione, gestione delle rinnovabili (produzione e stoccaggio) e dell’illuminazione.
Gli impianti a energia solare dovranno essere implementati nei nuovi edifici, residenziali e non, pubblici e non, secondo uno specifico scadenzario:
- edifici pubblici e non residenziali con superficie superiore a 250 m2 dal 2027
- tutti gli edifici pubblici esistenti con decorrenza scaglionata a seconda della dimensione dal 2028, anche in caso di ristrutturazione
- nuovi parcheggi coperti e adiacenti agli edifici dal 2030
Direttiva Case Green: implementazione e nuovi incentivi fiscali
Su prospettive future e futuri incentivi si attende la risposta del Governo Italiano, che peraltro non ha sostenuto la Direttiva con il proprio voto.
Stefano Ciafani – Presidente nazionale di Legambiente – auspica che questo avvenga in maniera anticipata in modo da ridurre velocemente i gas serra e la bolletta energetica degli italiani, mentre il Green Building Council Italia (GBC Italia) offre il proprio supporto tecnico al Governo Italiano per l’attuazione.
L’implementazione della Direttiva Case Green – spiega Fabrizio Capaccioli, Presidente del GBC Italia – “comporterà un costo complessivo di 275 miliardi di euro, con una spesa stimata tra i 20 e i 55 mila euro per famiglia.
Questo sottolinea l’urgenza di avviare tempestivamente azioni concrete, considerando attentamente le specificità del nostro territorio, come ad esempio il rispetto dei requisiti di resilienza e di risposta sismica degli edifici, aspetti purtroppo non considerati dalla direttiva”.
Baltur è pronta a sostenere la transizione energetica con prodotti e servizi sia per il pubblico sia per il privato.