Da quanto tempo è alla guida della Baltur?
Dopo aver maturato utili e formative esperienze nei settori amministrativo e commerciale di altre aziende metalmeccaniche, sono entrato in Baltur nel 1995 e ne sono l’Amministratore Delegato e Direttore Generale dal 1999.
La storia dell’azienda si mescola con quella della sua famiglia: quali ricordi ha piacere di condividere?
In oltre trent’anni di Baltur sono ovviamente numerosi i momenti che ricordo volentieri, ma direi in particolare tutte le occasioni che hanno visto me e la mia famiglia incontrarsi con i nostri dipendenti per celebrare le tappe salienti dell’Azienda.
Il 50° anniversario, che festeggiammo nel 2000, rimarrà un momento indimenticabile, così come sono certo lo sarà anche quello che vivremo a marzo per il 75° di Baltur e che vedrà presenti anche in questo caso la famiglia Fava e i nostri dipendenti.
Siamo alla terza generazione di imprenditori – caso raro fra le imprese familiari – e fra pochi anni entrerà in gioco la quarta, vale a dire i miei figli, rinsaldando ulteriormente questo storico legame.
Qual è stata l’evoluzione dell’azienda nel quadro italiano? Le tappe più salienti?
Baltur è nata come azienda produttrice di bruciatori e fino agli anni ‘70 ha mantenuto questa precisa identità. Poi, con l’arrivo in Italia del gas e lo sviluppo delle infrastrutture ad esso collegate, il mercato è cambiato e quindi, oltre a mantenere il focus sul nostro core business, ci siamo avvicinati al mondo del comfort, prima con le caldaie a basamento e poi anche con le murali.
Nei decenni successivi ha avuto un rapido sviluppo anche il settore della climatizzazione, fino ad arrivare poi alle energie rinnovabili e all’attuale transizione energetica.
In questo lungo e articolato percorso, Baltur si è sempre fatta trovare pronta a rispondere ai cambiamenti di mercato con tempestività ed efficacia.
A tale proposito, una delle tappe più significative nella storia della Baltur è stata senz’altro il grande investimento sul nostro nuovo laboratorio ricerche e prove, uno dei più grandi d’Europa, struttura all’avanguardia all’interno della quale vengono progettati e testati i nostri nuovi prodotti.
Quali sono state le sfide più grandi nella storia dell’azienda?
Direi tutte quelle che hanno portato la Baltur a confrontarsi con nuovi scenari e cambiamenti di mercato.
Una delle sfide più difficili da affrontare è stata quella legata al crollo del mercato cinese nel 2018, che ci ha messi a dura prova ma dalla quale siamo usciti attraverso alcune decisioni coraggiose che ho preso come imprenditore e che ho poi concretizzato con l’aiuto dei miei manager.
Qual è il suo sentimento nei confronti della squadra che ha formato?
Gratitudine e affetto sono le parole giuste per esprimere in sintesi il mio apprezzamento nei confronti del mio team dirigenziale e, in cascata, dei dipendenti di Baltur.
Sono un sostenitore convinto dell’importanza del gioco di squadra: comunicazione e condivisione, non solo fra i manager ma anche fra le varie aree e persone dell’Azienda, sono le parole chiave del nostro lavoro.
Come team leader, mi impegno sempre a fondo per favorire un ambiente di lavoro sano, positivo e produttivo e vedo con piacere che i miei manager mi seguono anche sotto questo aspetto.
Ci saranno novità di prodotto e processo anche quest’anno. Ci può anticipare qualcosa?
Importanti novità in merito ai prodotti sono rappresentate dall’introduzione a catalogo di sistemi fotovoltaici per il residenziale e terziario, completi di inverter e batterie di accumulo, una nuova piattaforma di pompe di calore con gas refrigerante R290 e un innovativo sistema di controllo e telegestione professionale per tutte le tipologie di centrali termiche.
In merito ai processi, stiamo strutturando un nuovo team con personale altamente formato, dedicato alla formazione e alla consulenza continua di professionisti del settore.
Quali ambizioni e progetti per il futuro?
L’obiettivo principale è rendere la Baltur sempre più vicina al cliente e al mercato, capace di sviluppare la propria attività con un forte orientamento alla sostenibilità.
A fine settembre 2024 abbiamo avviato il percorso per adeguarci alla Direttiva Europea CSRD che porterà l’Azienda, tra le prime del nostro settore, alla redazione del Bilancio di Sostenibilità in riferimento all’esercizio 2025. Inoltre, attraverso specifici progetti e coadiuvati da professionisti in materia, stiamo lavorando per approcciare in modo serio e strutturato nuovi mercati esteri per far crescere l’Azienda in modo sano, mantenendo sempre elevata la qualità dei nostri prodotti e del servizio al cliente.