Intervista a Valentina Moccia, Progettista meccanico presso Baltur
«Sono entrata in Baltur nell'estate del 2017 come Progettista Meccanico, e nell'estate del 2019 mi è stato assegnato il primo progetto come team leader per la ricerca, lo sviluppo e la realizzazione di una nuova serie di bruciatori - i futuri SLX - ponendoci, come obbiettivo strategico, lo sviluppo di una nuova tecnologia di combustione che garantisse bassissime emissioni NOx: <50 mg/Nm3, senza ricorrere all'FGR (ricircolo dei fumi).
Sapevamo che sarebbe stato un progetto lungo e sfidante: le conoscenze finora assodate non bastavano a raggiungere l'obbiettivo».
«Le prime fasi, infatti, sono state puramente sperimentali (e le più divertenti a parer mio).
Con il contributo dei colleghi più esperti abbiamo sviluppato vari componenti della testa di combustione ed effettuato simulazioni CFD (fluidodinamica computazionale) a “freddo” - senza simulare i processi di combustione - per cercare di determinare i regimi di moto del gas e dell'aria.
Gli obbiettivi di questa fase erano:
Una volta trovata una geometria soddisfacente, si è proseguito con la realizzazione del primo prototipo e delle prime prove in Laboratorio Bruciatori.
Anche in questo caso la sinergia e il contributo di tutti i tecnici del Laboratorio sono stati una parte fondamentale per lo sviluppo di questa nuova tecnologia.
Abbiamo fatto prove su prove e realizzato centinaia di pezzi nuovi: prima disegnati, poi realizzati nel laboratorio prototipi, infine provati.
Dopo aver identificato una soluzione ottimale ci si è concentrati a sviluppare e definire il design dell’assieme testa nei suoi dettagli, con fusioni dedicate.
Abbiamo effettuato simulazioni CFD a “caldo” con il supporto un’azienda esterna - la Enginsoft - per stimare temperature, distribuzione della fiamma e confermare i dati della sala prove».
«L’attività di ricerca e sviluppo della testa di combustione descritta sopra, nell’anno 2020 ha portato a:
Molto importante è stato, inoltre, a fine 2020 il conseguimento del brevetto di questa nuova tecnologia sviluppata.
Nel 2021 è iniziato quello che viene chiamato flusso di attività operative per la progettazione e lo sviluppo di un nuovo prodotto, identificato da varie fasi che il team leader deve seguire per arrivare all’autorizzazione alla vendita e al lancio della produzione di serie».
«Il nome della serie è TBG SLX e i primi 3 modelli, derivati dai 3 prototipi indicati prima, sono stati omologati nella seconda metà del 2021 con la più bassa classe di emissione Europea: classe 4 secondo normativa EN 676 (NOx <60 mg/kWh).
Sono entrati in produzione a fine 2021.
Le caratteristiche principali e innovative sono state descritte in modo più approfondito nell’articolo Bruciatori Baltur Super Low NOx.
Le indico brevemente:
Le principali applicazioni sono caldaie industriali e per riscaldamento; risultano molto performanti anche nelle caldaie ad inversione di fiamma, dove altri bruciatori si trovano in difficoltà a livello di emissioni».
Cosa apprezza di più di Baltur e del suo reparto in particolare?
«L’ambiente familiare, la solidarietà e la sinergia tra colleghi all’interno di tutto il reparto R&D, e la collaborazione tra i vari enti.
In R&D si creano i prodotti che fanno e faranno prosperare l’azienda, per questo penso che il ruolo del Progettista e Team leader sia un ruolo importante, da prendere con serietà e responsabilità».
Quali sono le sfide che ama di più del suo lavoro?
«Ricercare nuove tecnologie per rendere i bruciatori sempre più performanti a livello di emissioni, di facile installazione e manutenzione».