Il futuro del residenziale va progressivamente verso l’ecocompatibile e l’impatto zero, come impongono le norme UE, condivise dalle linee programmatiche della nostra azienda.
La mission di Baltur è difatti sviluppare tecnologie evolute nel rispetto dell’ambiente, per migliorare l’efficienza dei prodotti e ridurre le emissioni.
Salvaguardia dell’energia e comfort abitativo sono concetti conciliabili che devono essere concretizzati congiuntamente come accade nelle Passivhaus, tipologia di edifici di cui l’Italia conta attualmente una trentina di esempi.
Ma quali sono le caratteristiche della Passivhaus?
L’edificio è caratterizzato dal bassissimo consumo energetico, a fronte di un clima interno ideale sia durante la stagione estiva che invernale, in assenza di impianti di riscaldamento e raffrescamento tradizionali.
I plus della Passivhaus:
Il protocollo della Passivhaus.
I criteri progettuali e costruttivi della Passivhaus sono elaborati dal Passiv Haus Institut di Darmstadt (PHI) in un protocollo - il Passive House Planning Package (PHPP) - già allineato con le Direttive Europee nel piano 20-20-20.
Gli edifici certificati dal PHI secondo il protocollo possono definirsi Passivhaus, mentre quelli a basso impatto, che ricorrono a dispositivi passivi, sono definiti Passive House o Case Passive.
I criteri progettuali e costruttivi:
La Passivhaus prevede dunque l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili disponibili nel contesto ambientale (integrazione edificio-ambiente), impianti ed elettrodomestici ad alta efficienza. La soluzione a più alto rendimento energetico è la pompa di calore - sia per riscaldare e raffrescare sia per produrre acqua calda sanitaria - poiché sfrutta le risorse naturali - aria, acqua o suolo - producendo più di quanto consuma con un notevole risparmio economico.
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